La città di Albenga funge da punto di partenza verso la più lunga delle quattro valli ingaune, benché alla provincia di Savona appartiene solamente il suo tratto inferiore.
La valle Arroscia porta al mare le acque del torrente omonimo, nate dai nevai delle Alpi Marittime, e sale attraverso campagne coltivate, vigneti e boschi, portando verso le montagne l’aria salmastra del mare e i profumi della riviera.
La valle Arroscia rappresenta senza dubbio una delle principali valli a vocazione vinicola della Liguria.

Percorsi pochi chilometri lungo la piana di Albenga e superato il confine provinciale di Savona si raggiunge Ranzo che, posta nel fondovalle del torrente Arroscia, rappresenta certamente la porta d’ingresso della provincia imperiese.

Nella stretta fascia di terra che ospita il borgo di Ranzo e le sue numerose frazioni, oltre alla tradizionale attività agricola della olivicoltura, si affianca la gloriosa coltivazione della vite, favorita dal clima mite, dall’abbondanza di acqua e dalla notevole insolazione.

In questo territorio fare vino viene considerata come un impresa “eroica”: i piccoli vigneti posti su terrazzamenti livellati metro dopo metro sono strappati alla montagna dal costante e faticoso lavoro dei coltivatori e ne caratterizzano l’intero territorio agrario regionale.

La vite che rispecchia questa continua eterogeneità, dovuta al terreno, ai diversi micro climi, alla posizione, offre un vino dalle irripetibili caratteristiche organolettiche.